Da 15 anni senza luce né benzina Il «segreto» di un ingegnere di Ischia

CineFotoArt di Giordano Giovanni
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ISCHIA (6 agosto) -

Da quindici anni ha disdetto ilcontratto di fornitura elettrica e fa a meno della benzinaper la sua auto. Nei giorni del caro carburantel'ingegnere ambientalista che promette di far sparire ilpetrolio dalla vita dei suoi concittadini vive a Baranod'Ischia, uno dei Comuni dell'isola del golfo di Napoli. Disè, Agostino De Siano nel presentarsi dice: «Sonol'ingegnere che farà scomparire la necessità di usare ilpetrolio visto che per me è già scomparso».La trovata che gli consente di essere autosufficiente dalpunto di vista energetico è un impianto innovativo chegarantisce l'energia alla propria abitazione. Per glispostamenti, invece, si serve di un' auto elettrica cui ha aggiunto dei pannelli solari.«Sono pienamente autosufficiente sia dalla rete elettrica che dai petrolieri - spiega l'ingegnere - da 15anni non ho l'energia elettrica, provvedendo con l'impianto ad energia fotovoltaica e con gli accumulatori.Negli ultimi anni ho anche, drasticamente, eliminato la necessità di approvvigionamento della fornitura dicarburante utilizzando una macchina elettrica (che viene ricaricata anche con l'impianto fotovoltaico dicasa, ndr). Il mio impianto - precisa l'ingegnere - è del tutto indipendente dal gestore di energia elettrica.In nessuna altra parte del mondo esiste un impianto del genere, da me progettato dopo anni di studio edesperimenti. La sua particolarità è l'utilizzo di un ponte alimentato ad alta tensione da 300 volt continui a220 volt alternata senza adoperare il comune trasformatore/elevatore, sia esso normale trasformatore alamierino in silicio (o swithcing)».

«Il sistema da me adottato sulla vettura che utilizzo - aggiunge De Siano - fornisce completa autonomiaper lo spostamento urbano e a media percorrenza, per quelli a lunga percorrenza sono già in fase diproduzione veicoli commerciali e ad uso privato con batterie a litio che entreranno in vendita nei prossimiannì. E anche i costi - a sentire l'ingegnere - non sono improponibili per chi vuole abbracciare uno stile divita alternativo: «Il costo maggiore da sostenere - conclude l'Archimede dei nostri giorni - è quello perottimi accumulatori per uso stazionario, ma un consumo di massa ridurrebbe ulteriormente il costo diquesti accumulatori. Il costo complessivo di tutto l'impianto viene ammortizzato in 6/7 anni grazieall'azzeramento totale della bolletta per l'energia elettrica e all'azzeramento totale del combustibile dapetrolio».