Il flash
Il flash ne ha fatta di strada dal 19° secolo, quando i fotografi
dovevano accendere della polvere da sparo sopra un vassoio per
illuminare la scena. I flash automatici in dotazione alle fotocamere
digitali usano un tubo elettronico che emette un breve, intenso fascio
luminoso. Questa sorgente di luce è accoppiato ad un sofisticato
meccanismo di misurazione della luce e controllo dell'esposizione.
L'intero sistema permette di scattare fotografie quando la luce
ambientale è insufficiente, o ridurre i contrasti nelle giornate di sole. E'
talmente comodo e facile da usare che spesso non siamo consapevoli
della sua presenza. Vediamo questi flash in dettaglio, ed alcune
alternative che danno risultati ancora migliori.
Portata del flash
La potenza del flash determina la sua portata utile. I soggetti entro
Manuali di
questa portata possono essere correttamente esposti, quelli fuori
grafica
portata saranno troppo scuri. I fabbricanti talvolta dichiarano la
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potenza del flash con un numero guida. Più alto è il numero, maggiore
tutorial e guide dei
sarà la portata utile. Poiché il numero guida cambia quando si varia la
velocità o la lunghezza focale, molti fabbricanti dichiarano la portata programmi di
massima, presumendo che il flash sia carico e che il diaframma sia alla grafica e foto
massima apertura.
Modalità
Nelle fotocamere completamente automatiche il flash entra in azione
quando la luce è troppo debole per una corretta esposizione. Nelle
camere più sofisticate si può scegliere fra alcune modalità per ottenere
vari effetti.
Automatico: il flash interviene in caso di luminosità scarsa o quando
il soggetto è in controluce.
Riduzione occhi rossi: il flash proietta un breve lampo per
provocare la chiusura dell'iride del soggetto un attimo prima del lampo
principale.
Riduzione delle ombre: uso forzato del flash quando c'è abbastanza
luce ma si vuole schiarire le ombre. Questa modalità è utile in pieno
sole col soggetto illuminato da dietro o di lato.
Riduzione delle ombre: uso forzato del flash principale anche
quando è attivo un flash esterno.
Flash disattivato:si usa quando l'illuminazione è scarsa ma si
preferisce usare una esposizione lunga con luce naturale.
Flash esterno: collegando un flash esterno si esclude
automaticamente il flash principale.
Notte: in questa modalità il soggetto in primo piano viene esposto
correttamente senza che lo sfondo sia sottoesposto.
Esposizione lunga: il flash interviene nel mezzo di una lunga
esposizione. Questa tecnica permette di fermare il movimento del
soggetto in primo piano, lasciando il diaframma aperto abbastanza a
lungo per esporre anche lo sfondo.
Ridurre le ombre col flash di riempimento
Non si raccomanda mai abbastanza di usare il flash per eliminare, o
almeno attenuare, le ombre quando si ritraggono persone o altri
soggetti in pieno sole. Senza il flash le aree in ombra risultano sempre troppo scure e senza dettaglio. Sarà capitato a tutti di
vedere
fotografie di persone con una macchia nera che copre la metà inferiore
del viso, a causa dell'ombra del naso.
Azioni veloci
Un flash elettronico spara un fascio di luce della durata molto minore
dell'apertura del più veloce otturatore, anche meno di 1/50.000 di
secondo. Questo breve ed intenso fascio luminoso riesce a bloccare
l'immagine di soggetti in rapido movimento.
Intensità luminosa e leggi della fisica
La quantità di luce che raggiunge un soggetto è inversamente
proporzionale al quadrato della sua distanza dalla sorgente luminosa.
In pratica ciò significa che se la distanza raddoppia, la quantità di luce
sarà un quarto, e se si riduce la distanza della metà, la luminosità
aumenta di quattro volte. Questo succede perché la luce emessa si
espande allontanandosi dalla sua sorgente.
Quando diversi soggetti si trovano a distanze diverse dalla camera,
l'esposizione sarà corretta solo per il soggetto che si trova ad una
certa distanza, normalmente quello più vicino alla camera. Gli altri
soggetti risulteranno tanto più scuri quanto più sono lontani dal flash.
Occhi rossi
Capita molto spesso di vedere fotografie di persone con gli occhi rossi.
La luce del flash che entra attraverso la pupilla viene riflessa dalla
retina verso l'obiettivo. Poiché la retina è irrorata da una fitta rete di
capillari, la luce che la colpisce prende il colore del sangue. Molti flash
hanno la modalità di riduzione dell'effetto occhi rossi, alcuni inviando
un fascio di luce da una lampada separata, altri con una serie di brevi
impulsi per provocare la parziale chiusura dell'iride prima del lampo
principale.
Altri modi per minimizzare questo fastidioso effetto:
Usare un flash separato e tenerlo lontano dalla camera.
Non dirigere il raggio parallelamente all'asse dell'obiettivo.
Chiedere alla persona ritratta di non guardare direttamente in
camera. Se possibile, aumentare la luminosità dell'ambiente.
Se capita di fare un splendido ritratto di una persona che però
presenta due orribili occhi rossi, è possibile rimediare senza rovinare
l'immagine? Tutti i programmi di fotoritocco in circolazione, anche i più
elementari, hanno una specifica funzione per la riduzione degli occhi
rossi. Riduzione, non sempre eliminazione, e comunque il risultato non
è certo esaltante.
Uno dei metodi possibili consiste nell'uso dello strumento "timbro
clone" presente in tutti i programmi di foto-editing. Personalmente lo
considero quello che dà i risultati migliori, l'aspetto più naturale, a
condizione di saper usare lo strumento con una certa destrezza,
clonare occhi simili per colore o, meglio ancora, occhi della stessa
persona presi da una diversa fotografia.
Unità esterne
I flash delle fotocamere sono comodi da usare e sempre pronti, però
non hanno molta potenza e non è possibile posizionarli diversamente
per evitare gli occhi rossi. Inoltre tendono ad appiattire le superfici ed i
volumi, e non possono essere ruotati per illuminare la scena di luce
riflessa e meno violenta.
Le migliori fotocamere offrono una o due modi per collegare un secondo flash:
Un attacco sopra la camera permette di montare un flash separato,
con un montaggio sicuro e che fornisce anche il necessario
collegamento elettrico.
Un connettore sincrono che collega il flash separato con un cavetto
che lascia la libertà di posizionare il flash lontano dalla camera.
Servo flash
I servo-flash sono unità autonome e fisicamente separate dalla
fotocamera, che sono azionate dal lampo prodotto dal flash della
camera. Poiché molte camere producono due lampi in successione per
ogni scatto (il primo è per regolare il bilanciamento del bianco), queste
unità devono essere predisposte per scattare al secondo flash della
camera.
Flash ad anello
I flash ad anello sono fissati attorno all'obiettivo e producono un fascio
di luce circolare. Queste unità sono ideali per illuminare piccoli oggetti
da fotografare in modalità macro, e sono anche molto usate in
medicina e in altre applicazioni particolari.